L'intelligenza Artificiale generativa: sta davvero diventando creativa e brevettabile?
E' in grado la macchina di decidere se ad esempio concedere o meno un mutuo ad un determinato cliente?
Nell'esperimento del topolino di Shannon dove urto dopo urto il topolino trova l'uscita dal labirinto, se veniva rimesso nello stesso labirinto il topolino usciva senza urtare nulla, ecco la memoria che è però ben differente dalla nostra memoria. Noi possiamo riscrivere la nostra memoria. Immagina una donna che ha subito un abuso: se fosse costretta a ricordare in maniera vivida e con la stessa intensità quegli istanti che vita vivrebbe? Dimenticare non è un difetto. Se il telefonino dimentica i numeri di telefono probabilmente lo cambiamo perché forse è rotto.
Siamo l'unico sapiens sulla Terra, forse sentiamo un po' di nostalgia ed allora abbiamo creato questa macchina pseudo sapiens a cui qualcuno attribuisce caratteristiche umane. In realtà questa macchina trasforma poche parole in tante parole e grazie ad un calcolo statistico legato ad un oggetto matematico che si chiama Transformer estende la parola con un contesto coerente. Il famoso prompt che noi diamo alla macchina viene esteso secondo uno schema di probabilità di parole che stanno intorno. Questo è generativo.
Ben diverso è il processo creativo dove tiriamo fuori più informazioni di quelle che c'erano prima. Quando creiamo una poesia abbiamo realizzato qualcosa che prima non c'era. E' un po' come al cinema: se guardiamo il film c'e' una certa magia che stando sul set quella magia scompare come magari durante un bacio appassionato d'amore dove l'attrice nel film si commuove e sul set invece l'attore, per fare un dispetto all'attrice, ha appena mangiato 2 spicchi d'aglio. Ti credo che piange povera stella!
Quello che abbiam fatto con le lettere dell'alfabeto qualcuno lo ha fatto con le basi azotate del nostro DNA. Ci è stato detto come funzionava le proteine, poi ha iniziato a tirar fuori una serie di medicine, poi è stato dietro a questo nuovo vaccino per il tumore al colon che funziona. E questo non è male! Non sarà creativo però una una una piccola mano la fornisce.
E allora ecco il problema: ma se è generativo ma non creativo, la possiamo brevettare quello che è stato generato? Ecco che qui scendiamo nel dilemma di "Follow the money" perché se l'ho generato io allora ci metto un bel brevetto. Brevetti su ciò che la macchina può fare sono un problema da dirimere. Pensiamo anche solo ai creativi: prima erano ore ed ore di lavoro per creare un fumetto; adesso con Stable Diffusion o altri tool è questione di pochi minuti. Basta scrivere quello che vogliamo ed il sistema lo genera. Ma quel prodoto generato di chi è?
Se immaginiamo che solo per addestrare Chat GPT ci sono voluti più di 80 miliardi di dollari in corrente e chi li paga? La sfida passa sul piano commerciale / industriale ed è giusto riuscire a contestualizzare il problema. Quello che non vorremo è non tanto che non sbagliasse il nome del sindaco di Lugano quando glielo chiediamo ma che invece di creare una medicina vada a creare un veleno e su questo sappiamo che non accade ma ad esempio se il romanzo viene scritto dalla macchina poi di chi è la proprietà intellettuale del romanzo generato?
Vale infatti il famoso Teorema della scimmia instancabile di Émile Borel secondo il quale se lasciamo lasciare una scimmia che batte tasti a caso sulla tastiera, in un tempo finito, prima o poi scriverà la Divina Commedia. Alla fine sono una serie di caratteri casuali però non c'è l'autore. E' quindi il momento di passare da un momento di stupore nei confronti della macchina a definire su come questa macchina, politicamente, possa coabitare con la nostra società riflettendo evitando quindi paure ed eccesso di ottimismo.
